Elisa Mura è una delle scrittrici più interessanti del panorama italiano contemporaneo.
Versatile, ironica ma seria, pronta a sfidare cliché e a pagare per le sue scelte originali riguardo ai cosiddetti “tropes” e ai personaggi. I personaggi di Elisa sono sempre anomali: grassi, un po’ disadattati e incompresi.
E neanche nel caso di Natale col vampiro l’autrice si smentisce.
Una storia in cui la novella natalizia s’incrocia con il paranormal, con un risultato estremamente originale.
La protagonista è Odette Blackswan, che fin da piccola viene vista con sospetto perché vede Odila, un essere che gli altri ritengono immaginario, ma che al contrario è reale.
Odette è in miseria, quando riceve da un notaio una lettera: ha ereditato la bottega del nonno Barnaba, che lei non vede da anni, a Lowbright.
Odette scopre che sotto il negozio, dentro una bara, c’è un vampiro, Julius.
Non sto a dirvi i dettagli.
Quello che conta è il messaggio che la Mura vuole trasmettere. E cioè che tutti, ma proprio tutti, meritiamo affetto e amore .
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Le pagine di Priscilla 