Esce oggi L’urlo della sirena di Maria Enea

Esce oggi

Buongiorno con la pubblicazione di un nuovo romanzo di Maria Enea. S’intitola L’urlo della sirena ed è un romanzo storico e di formazione.

Autore: Maria Enea

Titolo: L’urlo della sirena

Self published, Amazon kdp

Genere: romanzo storico/di formazione/new adult.

Codice ISBN: 9798357166418 

Pagine: 308

Formati: ebook, cartaceo.

Prezzi: ebook euro 3, gratis per Kindle Unlimited; cartaceo euro 12

Data di uscita: 3 novembre 2022

Cover dell’ebook

Trama:

In una Palermo devastata dai bombardamenti alleati, la dodicenne Cristina, affetta da poliomielite, perde la propria casa nell’antico quartiere dell’Albergheria e con la famiglia è costretta a rifugiarsi a casa della nonna, in periferia. Nel racconto le vicende e le violenze della Storia s’incrociano con quelle di cui è vittima Cristina.

La sua ancora di salvezza è rappresentata dalla profonda amicizia con la cugina Franca e con la ricchissima marchesina Laura Betalli, colta e femminista ante litteram.

Tra mille difficoltà, letture, sorrisi, musica, paure, orrori e prime esperienze sentimentali, le tre ragazze realizzeranno le proprie aspirazioni, e Cristina riuscirà, con la sua caparbietà e la sua passione per l’arte, a trovare il riscatto umano a cui aspira. Una storia di speranza e resilienza.

Vi lascio il link: https://www.amazon.it/gp/product/B0BHRL836R/ref=dbs_a_def_awm_bibl_vppi_i2

Copertina formato cartaceo

Due paroline su Artemisia Gentileschi

Artemisia Gentileschi era figlia di Orazio, un mediocre pittore che esercitava il suo mestiere a Roma ed era considerato da Caravaggio uno dei suoi migliori amici.

Artemisia, seria e intelligente, manifestò fin dall’infanzia un eccezionale talento pittorico, tanto che Caravaggio le permise di dare qualche pennellata alle sue tele.

Quando il grande pittore lombardo, sempre al centro di torbide faccende e di oscuri intrighi, fu bandito da Roma per un omicidio, continuò a scrivere ad Artemisia, che per lui era la figlia che non aveva mai avuto.

Artemisia era seria e assorta, totalmente immersa nella sua arte e priva di interesse nei confronti degli uomini e del matrimonio.

Nel 1611 Artemisia fu tradita da due persone di cui si fidava e fu sorpresa in casa dal pittore Agostino Tassi, già sposato, che la violentò.

Il processo fu più umiliante e infamante per lei che per lo stupratore! Denudata e palpata in tribunale, fu ulteriormente vittima dell’interesse maschile.

Segnata a vita dall’esperienza subita, la pittrice, che con grandi difficoltà riuscì ad affermarsi, tornò più volte sul tema della violenza. Ecco la sua più celebre vendetta pittorica: Giuditta decapita Oloferne.